È un'ecografia che si esegue a 19-20 settimane di gravidanza e serve a studiare in modo dettagliato l'anatomia fetale per poter escludere il maggior numero possibile di malformazioni fetali.
È chiamata anche ecografia di secondo livello in quanto eseguita da un operatore esperto in diagnosi prenatale che si avvalga di una apparecchiatura all' avanguardia.
In queste condizioni si possono riconoscere circa il 90% delle anomalie fetali.
Non è mai possibile escludere qualunque problema.
Esistono anomalie che per la loro storia naturale si possono evidenziare ecograficamente solo nel terzo trimestre, altre si rendono evidenti solo dopo la nascita del bambino.
Alcune malformazioni sono così gravi da spingere la coppia a decidere di interrompere la gravidanza, altre volte il fatto di riconoscerle precocemente aiuta la coppia ad accettare il problema e ad essere eventualmente gestiti già durante la gravidanza o al parto in centri di eccellenza aumentando non di poco le chance di sopravvivenza e del benessere futuro del piccolo.
L'esame dà anche informazioni riguardo la crescita fetale, la posizione della placenta, la quantità del liquido amniotico e la lunghezza del canale cervicale.
Può essere a volte necessario completare l' esame con la sonda trans vaginale.
Fa sempre parte di una ecografia morfologica di secondo livello lo studio del cuore fetale (ecocardiografia) e lo studio della flussimetria Doppler materno-fetale (valutazione delle arterie uterine materne per una precoce valutazione del rischio di gestosi o ritardo di crescita fetale).
Qualora si riscontri un' anomalia fetale è comunque possibile eseguire un' amniocentesi “d'urgenza” per lo studio dei cromosomi fetali.